Palpitazioni? Tachicardia? Quando rivolgersi al cardiologo.

Palpitazioni? Tachicardia? Quando rivolgersi al cardiologo.

Palpitazioni? Tachicardia? Quando rivolgersi al cardiologo.

Screenshot_20210403-165414_Chrome.jpg

Che cos’è la tachicardia?

Si parla di tachicardia (comunemente definita come cardiopalmo, battito accelerato, batticuore, palpitazione) quando il battito cardiaco è più veloce del normale.
In alcuni casi, il battito cardiaco accelerato è la normale risposta all’esercizio fisico o ad uno stato di agitazione psicologica (ansia, grande preoccupazione); in altri invece, può essere espressione di una patologia e/o sofferenza cardiaca.
Normalmente la frequenza cardiaca a riposo in un soggetto adulto sano oscilla tra i 60 e i 100 battiti al minuto. In caso di tachicardia invece, la frequenza cardiaca a riposo supera i 100 battiti al minuto.
Spesso il paziente ha la percezione del proprio battito cardiaco, soprattutto durante le ore notturne. Questa condizione, molto comune, non è correlata ad una tachicardia ma è la conseguenza delle energiche vibrazioni generate dal cuore durante il suo normale ciclo.
Tale evenienza non deve preoccupare, nella maggioranza dei casi è secondaria ad uno stato di ansia, stress o agitazione psichica.

Quali sono le cause della tachicardia?

Ansia, stress e poco riposo possono essere le prime cause della tachicardia.
In questo caso, si parla di tachicardia “appropriata”, espressione delle ripercussioni di tali condizioni sulla dinamica cardiaca.
Qualsiasi farmaco, condizione o malattia in grado di interferire con la normale attività elettrica del cuore, può essere responsabile di tachicardia.

Altre cause di tachicardia:

– assumere bibite ricche di caffeina (es. caffè, tè o soda). Si consiglia di non superare i 300 mg di caffeina al giorno, ovvero la quantità contenuta in 3 tazzine di caffè o 2 energy drink. Si sconsiglia inoltre, di assumere tali bevande oltre le ore 17.00 o comunque in prossimità delle ore serali.

– fumare o consumare tabacco da masticare. Le sigarette elettroniche, di comune utilizzo ormai, contengono ugualmente nicotina seppur in quantità ridotte. In tal caso, le ripercussioni cardiache saranno le stesse ma di minor grado.

– fare uso di alcune droghe illegali, come la cocaina.

– dormire poco. Se non si dorme abbastanza, aumentano i livelli di adrenalina durante il giorno. L’adrenalina è un potente stimolante cardiaco che può indurre tachicardia. Si raccomanda ad un soggetto adulto di dormire almeno 8 ore a notte.

– stato febbrile.

– in gravidanza aumenta il volume sanguigno e pertanto il cuore deve lavorare di più per pompare più sangue. Se si associa ad altri sintomi come stanchezza, vertigini e malessere si consiglia di consultare il proprio ginecologo.

Anche alcune patologie possono causano la tachicardia:

– patologie del sistema elettrico del cuore. In tal caso spesso il paziente riferisce l’innesco e la risoluzione della tachicardia come improvvisi e repentini. Si consiglia di consultare il proprio medico in questo caso.

– l’iperfunzione della ghiandola tiroide e l’anemia.

Quali sono i sintomi della tachicardia?

Le persone con tachicardia in genere, non presentano sintomi ma avvertono solo un cuore che batte forte, batte veloce o sembra saltare un battito.
Questi tipi di cambiamenti del battito cardiaco sono chiamati “palpitazioni”.
A volte, un battito cardiaco accelerato rende più difficile pompare sangue in maniera efficace.
Ciò può causare sintomi come:

– vertigini;

– problemi respiratori (affanno, facile affaticabilità, mancanza d’aria);

– dolore toracico;

– svenimenti.

Quando la tachicardia si accompagna a malessere, vertigine, dolore al petto o profusa stanchezza si consiglia di consultare il proprio medico in tempi brevi.

Diagnosi e trattamento

Il cardiologo o il paziente stesso possono rilevare uno stato di tachicardia semplicemente misurando il numero di pulsazioni al minuto rilevate al polso del paziente.
L’esame strumentale diagnostico per eccellenza è l’ elettrocardiogramma. Questo test, noto anche come “ECG”, registra l’attività elettrica del tuo cuore.
Il trattamento dipende dalla causa della tachicardia.
Quando la tachicardia è secondaria ad uno stato di stress emotivo od ansia è sufficiente cercare di tranquillizzarsi, bere un bicchiere d’acqua e respirare lentamente.
Quando invece, il battito cardiaco è molto veloce, conseguenza di un vero e proprio disturbo elettrico del cuore, potrebbe risultare utile effettuare delle manovre vagali:  contrarsi come se si volesse andare in bagno, porre del ghiaccio freddo sul volto, tappare naso e bocca ed espirare forzatamente, comprimere leggermente i bulbi oculari.
Se durante una di queste manovre si ha la sensazione che la tachicardia si interrompa bruscamente è molto probabile che si tratti di un disturbo elettrico del cuore. In questo caso, si consiglia di consultare il proprio medico.
Altri trattamenti, ad esclusivo interesso medico, sono:

– medicinali per controllare la velocità o il ritmo del battito cardiaco;

– un trattamento chiamato “cardioversione” che prevede l’applicazione di una leggera corrente elettrica al cuore per resettarne il ritmo;

– un dispositivo chiamato “defibrillatore impiantabile” (“ICD” in breve) che trova indicazione in determinate patologie cardiache e ha il compito di riconoscere tachicardie pericolose per la vita e trattarle efficacemente mediante una scarica elettrica (shock) intracardiaca;

– trattamenti interventistici definiti con il termine “ablazione” che usano il calore (chiamato “ablazione con radiofrequenza”) o il freddo (chiamato “crioablazione”) per eliminare quelle piccole cellule del cuore responsabili dell’ innesco e mantenimento della tachicardia.

Come prevenire la tachicardia?

Il modo più efficace per prevenire la tachicardia è agire sui fattori che la scatenano.
In generale, si consiglia di adottare uno stile di vita sano, svolgere una moderata e regolare attività fisica.
Per mantenere sano il tuo cuore puoi:

– mangiare molta frutta, verdura e latticini a basso contenuto di grassi ma limitare la carne o i cibi grassi;

– camminare o fare attività fisica di tipo aerobico non intensa, almeno 4 volte a settimana, della durata di almeno 40 minuti, meglio in pianura ed accompagnati;

– perdere peso, se si è in sovrappeso;

– bere almeno 2 L di acqua al giorno.

Per una diagnosi accurata e per un trattamento adeguato, rivolgiti ad una figura esperta.

 

Per approfondire cardiologia oggi

 



Competenza e esperienza nella diagnosi cardiologica elettrocardiografica ed ecocardiografica.

Riconoscimento di cardiopatia ischemica cronica;
aritmie cardiache, ipertensione arteriosa e cardiomiopatie.



Socials


Facebook

Dott. Luca Paolini



Copyright by A1 2020 All rights reserved.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com