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Riflessioni, notizie, suggerimenti che più mi sono "a cuore" per il nostro cuore
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Lo svenimento è una breve e improvvisa perdita di coscienza, seguita generalmente da un completo ritorno al normale stato di veglia. Lo svenimento, il cui termine medico è sincope, viene provocato da un temporaneo insufficiente afflusso di sangue al cervello, con un calo della pressione sanguigna. Nella maggior parte dei casi, le persone riacquistano coscienza nell’arco di un minuto o due. La causa dello svenimento può essere determinata da una varietà di fattori, che vanno dalla disidratazione, ad alzarsi improvvisamente in piedi dopo avere mantenuto a lungo la posizione seduta, fino anche a un grave disturbo cardiaco. Ma che cosa puoi fare quando vedi qualcuno che sta svenendo o tu stesso ti senti svenire?

GESTIRE LO SVENIMENTO DI UN’ALTRA PERSONA

1) Mantieni la calma mentre cerchi di aiutare qualcuno che sta svenendo. Se ti accorgi che una persona sta iniziando a manifestare segni di svenimento, afferrala e aiutala ad accasciarsi lentamente a terra. Durante uno svenimento, la vittima non è in grado di proteggersi con le mani durante la caduta. Se impedisci che batta e urti a terra, puoi proteggerle la testa ed evitarle altre possibili lesioni gravi.

2) Distendi la vittima sulla schiena. Prova a toccarla o a scuoterla per vedere se riprende conoscenza. Nella maggior parte dei casi, le persone svenute riprendono coscienza rapidamente (di solito entro 20 secondi o 2 minuti). Quando le persone svengono, cadono a terra e la testa arriva a trovarsi allo stesso livello del cuore. In questa posizione il cuore riesce a pompare il sangue al cervello più facilmente e quindi la ripresa può essere altrettanto improvvisa e rapida come è stato lo svenimento. Quando la persona riprende conoscenza, informati sugli eventuali sintomi o disturbi preesistenti che potrebbero averle provocato lo svenimento. I sintomi come mal di testa, convulsioni, intorpidimento o formicolio, dolore al torace o difficoltà respiratorie sono tutti preoccupanti e richiedono un’immediata attenzione medica. In questi casi, devi chiamare un’ambulanza.

3) Aiuta la vittima a recuperare quando riprende coscienza. Allentale eventuali abiti costrittivi (come una cravatta o un colletto stretto) per metterla nella condizione più confortevole possibile. Lasciala rimanere tranquillamente a terra e falla riposare per almeno 15-20 minuti. In questo modo il sangue ha tutto il tempo di tornare a circolare normalmente al cervello. Assicurati che abbia spazio per respirare; puoi anche sventolarle aria fresca sul viso. Se la vittima sviene in un luogo pubblico, è abbastanza normale che un gruppo di persone si riunisca attorno per vedere cosa è successo. In questo caso chiedi loro di allontanarsi un po’, a meno che non siano effettivamente di aiuto per gestire la situazione. Quando la vittima riprende coscienza e torna a sentirsi stabile, dalle dell’acqua e/o un po’ di cibo, per aiutarla a rianimarsi. La disidratazione e l’ipoglicemia (basso livello di zuccheri nel sangue) sono cause piuttosto comuni di svenimento. Evita che la vittima si alzi troppo in fretta. Incoraggiala a rimanere sdraiata per qualche minuto, in modo che il flusso di sangue torni correttamente al cervello e la persona possa così riprendersi completamente; anche perché, se si alza troppo bruscamente, potrebbe verificarsi un altro episodio di svenimento. Quando la gente riprende conoscenza tende a voler ignorare l’accaduto, ad alzarsi e camminare troppo presto dopo l’incidente. Se la vittima ha una ferita alla testa, presenta altri sintomi (come difficoltà respiratorie, dolori al petto, mal di testa, eccetera), sei certo che abbia una patologia preesistente (una malattia cardiaca, ad esempio) o è una donna incinta, dovresti contattare un medico.

4) Se non riprende conoscenza, controllale il polso. Chiama o chiedi a qualcun altro di chiamare un’ambulanza. Questa è anche l’occasione per chiedere a qualcuno di procurare un defibrillatore esterno automatico (AED). Verifica la frequenza cardiaca della vittima nella zona del collo, dato che è il punto in cui il battito è più forte. Appoggiale l’indice e l’anulare sul collo, al lato della trachea, e senti i battiti. Controlla la frequenza cardiaca solo su un lato alla volta del collo, se premi su entrambi potresti compromettere l’afflusso di sangue al cervello. Se il battito è presente, cerca di sollevarle le gambe a circa 60 cm dal suolo, in modo da facilitare il flusso di sangue al cervello.

5) Procedi alla rianimazione cardiopolmonare (RCP), se non riscontri alcun battito cardiaco. Se non hai familiarità con questa tecnica, cerca un medico o un professionista esperto nella RCP che possa eseguirla. Inginocchiati accanto alla persona. Posiziona il palmo di una mano al centro del suo torace. Appoggia l’altra mano sulla parte superiore della prima. Assicurati di non piegare i gomiti. Usa tutto il peso della parte superiore del tuo corpo per comprimere il petto della vittima. Devi comprimerle il torace spingendo verso il basso per almeno 5 cm. Premile il petto facendo circa 100 compressioni al minuto. Continua le compressioni toraciche finché non arriva l’ambulanza che può prendersi cura della persona.




Competenza e esperienza nella diagnosi cardiologica elettrocardiografica ed ecocardiografica.

Riconoscimento di cardiopatia ischemica cronica;
aritmie cardiache, ipertensione arteriosa e cardiomiopatie.



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Dott. Luca Paolini



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